Il contributo dello zinco in termini di fertilità e riproduzione maschile è stato confermato anche dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Nei gruppi composti da uomini fertili sono stati rilevati livelli di zinco più elevati in confronto con gli uomini infertili. Numerosi studi hanno dimostrato che i livelli di zinco e la qualità dello sperma sono strettamente correlati1. Un basso livello o una carenza di zinco possono incidere negativamente sulla fertilità maschile, influenzando i livelli di testosterone e la qualità degli spermatozoi^2,3,4.

Una metanalisi di 17 studi ha esaminato il rapporto tra lo zinco nel plasma seminale e la fertilità maschile. I risultati hanno evidenziato che l'integrazione di zinco nella dieta ha un effetto notevole sul volume dello sperma, sugli spermatozoi e sulla morfologia degli spermatozoi^1,4.

Numerosi studi hanno evidenziato l'importanza dello zinco nelle donne³⁶ per una fertilità normale e una gravidanza sana.

In uno studio che ha interessato più di 600 uomini, il selenio associato all'integrazione di vitamina E ha migliorato significativamente diversi parametri spermatici. Nel 52,6% dei partecipanti è migliorata la motilità dello sperma, la morfologia o entrambi e il 10,8% ha sviluppato una gravidanza spontanea5. Numerosi altri studi hanno evidenziato risultati simili e sostengono l'uso del selenio per migliorare la fertilità.^6,7

La somministrazione di selenio alle donne favorisce una gravidanza sana e a termine e lo sviluppo del sistema nervoso e immunitario del feto in fase di crescita.^8,37

Per quanto riguarda i livelli di CoQ10, uno studio del 2019 che ha coinvolto 65 uomini ha evidenziato che l'integrazione di CoQ10 migliora il numero di spermatozoi e la loro motilit๹. Numerosi studi hanno inoltre riconosciuto l'impatto del CoQ10 sulla concentrazione e sulla morfologia dello sperma¹².

Uno studio condotto nel 2018 ha evidenziato che le donne che hanno assunto 600 mg di CoQ10 per 3 mesi hanno avuto una maggiore probabilità di concepimento (67% contro 45%) e un tasso di parti vivi del 29% contro il 16%¹³. Inoltre, lo studio sulla salute riproduttiva delle donne ha mostrato che l'integrazione di coenzima Q10 può migliorare la quantità e la qualità delle cellule uovo nelle donne anziane¹⁴.

La vitamina D è ritenuta la vitamina del sole, ma addirittura il 40% della popolazione mondiale ha livelli troppo bassi di vitamina D. Tale carenza può avere un impatto negativo sulla fertilità delle donne e sul tasso di gravidanza¹⁵. Uno studio che ha coinvolto 188 donne ha dimostrato che il tasso di gravidanza era quattro volte superiore nelle donne che presentavano livelli sufficienti di vitamina D rispetto a quelle che ne avevano di meno^16,17.

Nella popolazione maschile, bassi livelli di vitamina D sono correlati a una peggiore qualità dello sperma (riduzione del numero e della motilità degli spermatozoi)^{18, 19, 20.} Uno studio condotto nel 2018 ha evidenziato che le coppie in cui gli uomini assumevano la vitamina D presentavano un tasso di successo della gravidanza quasi doppio: 35,6% rispetto al 18,3% ^20.

La vitamina C è un antiossidante potente e gli studi hanno dimostrato che la sua assunzione può aumentare i livelli di antiossidanti nel sangue fino al 30%, nonché svolgere un'azione antinfiammatoria^28,29. Uno studio in cui gli uomini hanno assunto 2.000 mg di vitamina C al giorno per due mesi ha dimostrato un aumento della conta e della motilità degli spermatozoi; dopo due mesi di assunzione di vitamina C, la conta degli spermatozoi è più che raddoppiata. Lo stesso studio ha evidenziato che la percentuale di spermatozoi mobili è quasi raddoppiata, dal 31,2% di motilità al 60,1%. Sono stati rilevati miglioramenti notevoli anche nella forma/morfologia²⁷.